Su Seneca si è scritto e si scrive senza soluzione di continuità; tanto la produzione in versi quanto quella in prosa hanno sempre ricevuto molta attenzione. La sua figura fu notevolmente influenzata da odi antiche e da pregiudizi moderni: i fatti della sua vita furono considerati in continuo contrasto con l’altezza della sua predicazione filosofica. La sua vita conobbe errori, debolezze e colpe. I suoi scritti contengono il sarcasmo, la consolazione e il pianto, la vendetta, la fermezza, la pietà. Roma in Seneca trova il suo più grande filosofo, e nel suo più grande filosofo Roma ritrova se stessa. La tradizione ha tramandato un singolare scambio epistolare tra Seneca e San Paolo, che sin dall’antichità tanto ha fatto discutere, ora considerato autentico a tal punto da fare di Seneca un santo, ora ritenuto tutto o in parte un falso. In questo libro le quattordici lettere vengono analizzate dal punto di vista storico e linguistico in relazione al problema della datazione e dell’autenticità o meno.