L’umanità è afflitta da crescenti inquietudini e per lasciare alle generazioni future un mondo migliore è necessario l’apporto di tutti. Abbiamo l’obbligo di imparare a ragionare e le Istituzioni hanno il dovere di insegnare questo concetto per rendere tutti partecipi e protagonisti nelle scelte necessarie a evitare piccoli o sconvolgenti avvenimenti. L’inquietudine nasce dalla constatazione che il mondo del lavoro impone una riduzione drastica di addetti alle attività manuali e richiede solo persone preparate a gestire gli automi. Queste nuove figure professionali dovranno imparare il linguaggio delle macchine moderne che è ricavato dai numeri interi positivi. Infatti, questi appartengono a un insieme, indicato con il simbolo N, e sono considerati da più parti l’alfabeto del linguaggio Universale. In effetti, ciò è corretto. Tutti sappiamo che il generico elemento di N è ottenuto sommando 1 al precedente, cioè n = (n-1)+1; imparando a rappresentare lo stesso numero con una speciale sottrazione, scrivendo n=x2-y2, si apre nel “sapere” uno scenario che inverte il giudizio negativo che considera la matematica una materia scientifica adatta a pochi, perché questa, invece, può essere resa facile, bella e coinvolgente permeando tutte le branche della conoscenza. L’espressione n=x2-y2, che gli specialisti chiamano arco di curva ellittica razionale e i professori di matematica denominano prodotto notevole, sarà per tutti solo il generico numero intero n. Questa formulazione fornisce infinite possibilità di rappresentare i singoli elementi di N e scegliendo il metodo di rappresentazione, utilizzato da Pierre de Fermat e da Galileo Galilei, si è in grado di scrivere e interpretare tutti gli algoritmi che permettono il funzionamento delle apparecchiature dotate di Intelligenze Artificiali.