“LA BUONA POLITICA E LA CASA COMUNE” – breve trattato di filosofia politica di ispirazione cristiana – «La Modernità è ancora una categoria spirituale e culturale, ermeneutica e discriminante, di lettura della contemporaneità e di formulazione di ogni giudizio storico di valore e di valenza strategica. Oggi però pur continuando a presentarsi nodale e importante, essa sembra entrata in una crisi profonda di analisi e di prospettiva, nella lettura del presente e della sua visione strategica. è forse nato un nuovo contesto e maturata una nuova coscienza? Spuntano ormai tanti segni e fatti di discontinuità che fanno riflettere e pensare. Sta nascendo una nuova e più forte utopia spirituale, antropologica e politica? Il libro si misura con questi grandi interrogativi e va alla ricerca di un nuovo sentiero e di un nuovo percorso per uscire dal labirinto cieco della attuale postmodernità, debole e complessa. Fede e Ragione, purificate dagli errori storico-culturali e dalle tentazioni assolutistiche e ideologiche stanno cercando di dialogare sul futuro del mondo. Il libro assume, nell’analisi di merito delle questioni connesse e attuali, proprie del postumano e del mito pervasivo dell’individualismo, ideologico e libertario di massa, un punto di vista positivo e propositivo, a partire dal filone utopico ma non utopistico del realismo politico cristiano. “L’immaginazione creatrice è tutt’altro che inutile… Fa puntare la marcia verso una stella lontana… Si sa di sicuro che non la raggiungeremo mai del tutto pienamente, ma la salvezza sarà in quella direzione…”(E.Mounier).»