Carissimo Vito, perdonami la familiarità con cui mi rivolgo a te ma credo già questo possa dimostrare l'empatia verso di voi e verso il vostro lavoro. Sono felice tra le tante, forse troppe, proposte che si possono trovare in rete di essermi rivolto alla tua Booksprint Edizioni, che non conoscevo, un pò per caso e un pò per quella copia in omaggio grazie alla quale, comunque fossero andate le cose, avrei potuto tenere tra le mani quell'iniziale idea che nel tempo era cresciuta per diventare scrittura e narrazione da regalare a mia madre ed a cui tenevo moltissimo. Ed un pò anche perché avevo notato che la tua casa editrice era iscritta all'associazione italiana editori cosa che mi dava un'ulteriore immagine di serietà. È stato un percorso per me un pò sofferto, in quanto neofita e, direi, tecnicamente sprovveduto ma molto costruttivo e interessante al termine del quale devo solo ringraziarvi tutti. Tu direttore con i tuoi collaboratori e in particolare Ivana, la "mia" redattrice, per la pazienza di fronte ai miei errori e ai miei ritardi, Rosita per i consigli e tutto lo staff commerciale per la puntualità e la precisione. E da ultimo, ma non certo in termini di merito, anzi, un grazie a Nicola, il tuo grafico. Dopo una brevissima chiacchierata ha tradotto sul foglio, grazie al suo intuito ed alla sua creatività, il vero significato di quanto avevo scritto creando l'immagine di una scale in luce ed ombra suggestiva di un cammino al termine del quale una figura stilizzata di uomo osserva un cielo chiaro di rare nuvolette e voli di uccelli ma libero. Mi è piaciuta davvero molto e non solo a me... Al termine di queste forse non troppo brevi righe, ti auguro ogni successo ed ogni serenità. Un abbraccio, Mario.
Mario Matteucci Nasce sul mare a Livorno nel 1954, il 9 settembre e nella città dei quattro Mori vive fino ai diciassette anni per lasciarla e trasferirsi a Padova trascinato da eventi familiari, più che altro paterni, anche se il suo cuore è rimasto senza ombra di dubbio aggrappato a quegli scogli. Ha sempre amato scrivere fin da piccolo ma mai cose troppo lunghe, un po’ per pigrizia e un po’ per scarsa fantasia, preferendo riempire fogli e fogli di quella cosa che alcuni chiamano poesia assieme a qualche “occasionale” lettera d’amore. Tutta roba da cassetto più o meno segreto. La poesia del resto è una sua grande passione, come il mare e la pesca, la musica, il bridge, la pallacanestro, le corse al galoppo e il sigaro toscano. Ha lavorato in ospedale, prima a Cittadella e dopo a Padova, nei servizi di anatomia patologica collaborando, negli ultimi venticinque anni, alla realizzazione ed all’attuazione dei programmi di screening finalizzati alla prevenzione oncologica femminile. Vive tuttora felicemente a Padova.